20 Lug. 2018
Autore Laura Costa
Patti parasociali ed accordi di investimento sono sempre più diffusi. Vediamo come il mandato fiduciario ne consenta una gestione efficiente
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In un contesto economico come quello attuale, caratterizzato da scenari sempre più complessi, da una crescente competitività, da obiettivi di volta in volta più sfidanti e da tempistiche stringenti, l’ingaggio totale delle figure chiave in azienda per il conseguimento dell’obiettivo è una precondizione irrinunciabile. Patti parasociali e accordi di investimento rappresentano strumenti evoluti e potenti per conseguire commitment e il contratto di mandato fiduciario è certamente un valido supporto per la loro gestione efficiente.
Per chiarire questa nostra affermazione, abbiamo bisogno di partire dalle origini, proprio dalla disciplina giuridica e contrattuale sulla quale si fonda l’attività delle fiduciarie
UN RAPIDO EXCURSUS SUI FONDAMENTI GIURIDICI
La società fiduciaria assume l'amministrazione di beni per conto di terzi e svolge la propria attività legittimata dalla legge 23/11/1939 n 1966, del DM 16/1/1995 e successive modifiche e integrazioni.
Tale incarico viene formalizzato per il tramite della sottoscrizione tra le parti di un contratto di mandato (art. 1703 c.c.) a titolo oneroso che disciplina gli ambiti di amministrazione consentiti alla fiduciaria escludendo ogni forma di attività di gestione che esuli da finalità conservative o da specifiche istruzioni del fiduciante.
Il soggetto (persona fisica o giuridica) pertanto intesta alla fiduciaria taluni beni affinché questa li amministri a proprio nome, ma per esclusivo conto dello stesso conferente.
Elementi fondamentali …
Il contratto di mandato fiduciario, così come previsto dal dettato normativo, deve contenere alcune indicazioni indispensabili:
… ed accordi integrativi
Rispetto alle clausole standard appena identificate sorge molto spesso la necessità di definire tra le parti un accordo contrattuale integrativo, che si configura come istruzione irrevocabile, volto a definire ora e per allora il comportamento che le parti dovranno tenere al verificarsi di specifiche situazioni.
L’accordo integrativo al mandato, rispetto alle condizioni contrattuali standard, tipicamente presenta:
ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLE POTENZIALITÀ DEL MANDATO FIDUCIARIO NELLA GESTIONE DEGLI ACCORDI FRA SOCI
Gli elementi base del mandato fiduciario e soprattutto la flessibilità conseguibile tramite l’accordo integrativo, consentono alla fiduciaria di costruire un’architettura perfetta per intervenire in situazioni con caratteristiche di unicità quali ad esempio il presidio di clausole di patti parasociali o di accordi di investimento. Questi ultimi sono contratti stipulati tra più soci volti a regolare e definire in modo predeterminato e unitario i rapporti e i comportamenti in relazione all’esercizio dei diritti derivanti dalle azioni possedute o i termini e le condizioni di acquisto della partecipazione nella società oggetto dell’investimento. Ci riferiamo a vincoli di lock-up (impossibilità di alienare per un periodo predefinito), prelazione, drag-along (potere del socio di maggioranza di "trascinare" nell'operazione di cessione anche i soci di minoranza), tag-along (diritto dei soci di minoranza di ottenere le medesime condizioni concordate dal socio di maggioranza) oppure all’esercizio del diritto di voto.
La stesura di un accordo integrativo al mandato fiduciario consente di coinvolgere un soggetto super partes, la società fiduciaria appunto, che, al verificarsi di una determinata situazione scaturita da uno degli eventi sopra descritti, risulta in grado di ottenere legittimamente uno specifico comportamento senza necessità di ulteriori istruzioni o manifestazioni di volontà da parte dei soggetti coinvolti.
Sono evidenti i benefici di questo tipo di prestazione da parte della società fiduciaria, soprattutto in considerazione di quanto accennavamo all’inizio circa l’ambiente più sfidante e competitivo in cui operano le aziende e all’esigenza delle stesse di fidelizzare, ingaggiare, incentivare ma anche disciplinare e governare i comportamenti dei propri soci e delle figure manageriali in modo tale da garantire il conseguimento degli obiettivi aziendali.
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